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Bergamo in Comune | Luglio 27, 2024

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FELICE SANTA LUCIA

FELICE SANTA LUCIA

OVVERO, NOTIZIE DA OLTRE-CORTINA – 11

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https://t.me/intelslava/53751

https://t.me/intelslava/53748

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https://t.me/intelslava/53686

https://t.me/intelslava/53676

https://t.me/intelslava/53672

Una serie di filmati della resistenza palestinese.

In alcuni casi sono immagini diffuse da Israele e rappresentano anche resistenti eliminati.

I razzi disperatamente lanciati da Gaza su Tel Aviv per fare danno, fanno danno; ma fanno veramente ridere se paragonati alle bombe “spiana isolati” a guida satellitare di Israele…

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https://t.me/heilukraine1959/7200

Alla TV israeliana la pulizia etnica di Gaza viene trasmessa in stile “gioco in diretta”.

Si può persino inviare denaro per fare scrivere stronzate sulle bombe che verranno lanciate sui bambini palestinesi a Gaza.

La presentatrice è una Falashà, ebrea di origine etiopica, così la TV israeliana all’apparenza realizza il “politicamente corretto” sia per il colore della pelle che per la parità di genere…

Nella realtà siamo alla barbarie pura.

https://t.me/antinatocoalition/14096

Netanyahu ha le idee chiare sui buoni e sui cattivi.

Meglio di Edoardo Bennato in: “Arrivano i buoni”…

https://www.youtube.com/watch?v=5qGwF8HoSOM

“Quando la Corte di Giustizia Internazionale (che, tra l’altro, non è che abbia proprio una fama adamantina – NdR) investiga Israele per crimini di guerra fasulli questo è puro anti-semitismo.

Questa corte è stata istituita per prevenire atrocità come l’olocausto nazista contro il popolo ebraico e ora sta mettendo sotto inchiesta uno Stato del popolo ebraico.

Innanzi tutto è oltraggioso affermare che quando gli Ebrei vivono nella nostra Patria questo è un crimine di guerra.

Secondo: affermano che, quando il democratico Israele si difende contro i terroristi che assassinano i nostri figli e lanciano razzi contro le nostre città, stiamo commettendo un altro crimine di guerra.

Inoltre la Corte di Giustizia Internazionale si rifiuta di mettere sotto inchiesta dittature brutali come l’Iran o la Siria che commettono atrocità brutali praticamente ogni giorno.

Come Primo Ministro di Israele vi assicuro: noi combatteremo questa giustizia pervertita con tutte le nostre forze”.

https://www.haaretz.com/israel-news/2023-12-10/ty-article/.premium/netanyahu-must-be-politically-destroyed-or-israel-will-go-down-with-him/0000018c-530f-db23-ad9f-7bdfeca10000

È chiaro come tra gli Israeliani esistano ancora persone che non possono essere considerate essere “fanatici integralisti religiosi senza remissione”; sembrerebbero essere solo una minoranza, ma ci sono.

L’articolo di cui diamo una breve sintesi è stato pubblicato dal quotidiano laburista Haaretz ed è tutto autentico.

“Netanyahu deve essere politicamente distrutto, o Israele cadrà con lui.

Uno dei più grandi miti sul primo ministro Benjamin Netanyahu è che sia un astuto statista.

Le sue politiche estere nei confronti dell’Iran, degli Stati Uniti, di Hamas e in altri settori cruciali suggeriscono l’esatto contrario.

Il fatto che il primo ministro Benjamin Netanyahu non si sia ancora dimesso è un affronto alla decenza.

Il fatto che nessun membro della sua coalizione di governo di sicofanti non gli abbia chiesto di farlo – o lo abbiano fatto loro stessi – è la prova scientifica che gli invertebrati possono formare un governo (sic, non ce lo siamo inventato noi; è davvero scritto così sul quotidiano israeliano).

Si tratta di un triste profilo di gruppo in vigliaccheria.

Più di ogni altra cosa, è un insulto all’intelligenza del popolo israeliano.

Questa nazione merita di meglio.

La sua arrogante, sogghignante promessa che “tutto sarà indagato dopo la guerra” è una tipica ma non meno rivoltante menzogna destinata a temporeggiare, ritardare e ingannare (sic, di nuovo).

È come disse Catone il Vecchio nel Senato romano prima della terza guerra punica nel II secolo A.C.: Carthago delenda est (Cartagine deve essere distrutta).

Netanyahu Delenda est (sic, dovrebbe essere: Netanyahu DelendUM est; ma non si può pretendere che un Israeliano sia forte in latino).

Netanyahu deve essere politicamente distrutto, altrimenti Israele cadrà con lui”.

https://www.haaretz.com/israel-news/2023-12-09/ty-article-magazine/.highlight/the-israeli-army-has-dropped-the-restraint-in-gaza-and-data-shows-unprecedented-killing/0000018c-4cca-db23-ad9f-6cdae8ad0000

Ancora dal quotidiano israeliano Haaretz.

Queste notizie le sta comunicando un Israeliano esperto di sociologia militare, non un diffusore qualsiasi di “bufale” e, ovviamente, il MinCulPop mediatico nostrano queste informazioni, ad onore del vero diffuse nello stesso Israele, a noi non le fornisce.

https://www.openu.ac.il/en/personalsites/ProfYagilLevy.aspx

“L’esercito israeliano ha abbandonato ogni limitazione a Gaza e i dati mostrano uccisioni senza precedenti.

Il capo di stato maggiore dell’esercito si è recentemente vantato delle munizioni precise e della loro capacità di ridurre i danni ai non combattenti.

Ma i dati mostrano che nella guerra contro Hamas questo principio è stato abbandonato.

La parte attaccante dovrebbe aderire al principio di “discriminazione”, che è un principio chiave del diritto internazionale umanitario.

Il principio sostiene che la forza attaccante è obbligata a distinguere e differenziare tra combattenti nemici e civili, e che deve evitare di danneggiare deliberatamente i civili.

La legge riconosce le situazioni in cui è consentito un attacco contro un obiettivo militare che si trova in un ambiente civile, ma per questo la legge introduce un altro principio: quello della proporzionalità.

Essa ritiene che un siffatto attacco sia lecito se la perdita accidentale di vite civili (“danni collaterali”) che potrebbe subire non è eccessiva, rispetto al vantaggio militare concreto e diretto previsto (sic, no comment).

Ne consegue che, considerata l’alta percentuale di non combattenti sul numero totale dei caduti, possiamo concludere che il principio di discriminazione non è stato rispettato.

I dati sono stati forniti dal Ministero della Sanità di Gaza che è sotto il controllo di Hamas, quindi la sua affidabilità è sospetta.

Ma il 27 ottobre questo ministero ha preso l’insolita decisione di presentare un elenco dettagliato dei nomi delle persone uccise, insieme alla loro età, sesso e numeri di identificazione.

Tale relazione non è stata finora confutata.

Inoltre, in passato, vari organismi internazionali hanno commentato favorevolmente il livello di accuratezza del ministero di Hamas, e persino il dottor Michael Milshtein, ex capo del dipartimento per gli affari palestinesi dell’intelligence militare israeliana, ha osservato, in relazione a un altro rapporto, che Hamas è un’organizzazione di numeri e di precisione”.

Una prima spiegazione (dell’elevata percentuale di morti civili) è che l’intensità degli attacchi è avvenuta a scapito della precisa pianificazione di cui il capo di stato maggiore è orgoglioso.

Altre spiegazioni, meno ingenue, sono state avanzate in un’inchiesta condotta da Yuval Avraham per +972 Magazine, pubblicata il 30 novembre, sulla base di resoconti di persone ben informate all’interno dell’esercito.

Quell’indagine mostra che l’esercito ha abbassato il livello di cautela (già limitato) che lo caratterizzava in passato.

Ad esempio, ha attaccato “obiettivi di potere” come torri residenziali o edifici pubblici, al prezzo di infliggere perdite su larga scala ai civili all’interno.

Lo stesso vale per l’aumento degli attacchi alle abitazioni private, con l’obiettivo di assassinare un singolo residente sospettato di essere un terrorista.

Ne consegue che si tratta di un modello operativo deliberato.

Forse è questo che intendeva il ministro della Difesa Yoav Gallant quando disse, nei primi giorni della guerra: Ho abbassato tutte le restrizioni: uccideremo tutti quelli contro cui combattiamo, useremo ogni mezzo.

Tuttavia, la conclusione generale è che l’uccisione massiccia di civili non solo non contribuisce in alcun modo alla sicurezza di Israele, ma che contiene anche le basi per indebolirla ulteriormente.

Gli abitanti di Gaza che emergeranno dalle rovine delle loro case e dalla perdita delle loro famiglie cercheranno una vendetta che nessun sistema di sicurezza sarà in grado di evitare”.

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https://www.instagram.com/reel/Cy46BiEIZ_Z/

https://www.instagram.com/reel/Czk_H79Au9U/

Come volevasi dimostrare…

https://www.instagram.com/reel/CzwIT__p96X/

Effetti collaterali…

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https://www.haaretz.com/israel-news/2023-12-10/ty-article/.premium/idf-reports-1-593-wounded-since-october-7-but-hospital-data-is-much-higher/0000018c-552d-df4b-a78e-d52f47ac0000

Articolo del quotidiano laburista israeliano Haaretz, difficile considerarlo una “bufala”.

“L’esercito israeliano riferisce di 1.593 militari feriti dal 7 ottobre, ma i dati degli ospedali sono molto più alti

A differenza dei conflitti e delle guerre passate, l’esercito israeliano non ha divulgato notizie sui soldati feriti e sulle loro condizioni.

L’esercito inizialmente si è rifiutato di divulgare le informazioni richieste da Haaretz sul numero di soldati feriti dall’inizio del conflitto.

La domanda sul perché i dati non potessero essere pubblicati è rimasta senza risposta.

Un esame condotto da Haaretz con gli ospedali dove sono stati e sono curati i soldati feriti mostra un notevole e inspiegabile divario tra i dati riportati dai militari e quelli provenienti dagli ospedali.

I dati degli ospedali mostrano che il numero di soldati feriti è il doppio di quello comunicato dall’esercito.

Ad esempio, il Barzilai Medical Center di Ashkelon da solo riferisce di aver curato 1.949 soldati feriti in guerra dal 7 ottobre, mentre l’esercito riporta un totale di 1.593 soldati feriti.

Secondo quanto riferito (ad Haaretz), Assuta Ashdod ha trattato 178 pazienti, Ichilov (Tel Aviv) 148, Rambam (Haifa) 181, Hadassah (Gerusalemme) 209 e Sha’arei Tzedek (Gerusalemme) 139.

Inoltre, altri 1.000 soldati sono stati curati presso il Soroka Medical Center di Be’er Sheva, mentre altri 650 sono stati curati presso lo Sheba Medical Center di Tel-Hashomer.

Si tratta di un elenco parziale, in quanto i dati non includono i soldati attualmente nei reparti di riabilitazione che sono già stati conteggiati come feriti all’arrivo nei reparti di emergenza e nei reparti di degenza.

Anche tenendo conto delle varie lacune di notazione e di segnalazione, che possono verificarsi in campo ospedaliero, la discrepanza tra le cifre dell’esercito e quelle degli ospedali è grande”.

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https://t.me/channelredline/19396

Sia pace all’anima loro e a quella delle altre decine di migliaia di esseri umani che sono già caduti, e che cadranno.

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https://www.haaretz.com/israel-news/2023-12-11/ty-article/.premium/chasing-after-images-of-victory-in-gaza-is-a-battle-without-winners-or-losers/0000018c-555e-db23-ad9f-7ddeb2c20000

Altro articolo di Haaretz.

Dire che hanno ragione da vendere è poco…

“Sia per Israele che per Hamas, fingere di essere vincitori a Gaza è una battaglia senza vincitori né vinti.

I media mainstream israeliani raccontano poco delle conseguenze della guerra sugli abitanti di Gaza e ignorano le uccisioni e le distruzioni inimmaginabili.

Al contrario, i media palestinesi e arabi trasmettono tutto praticamente senza filtri.

È dubbio che entrambe le parti possano ottenere con questo la vittoria a cui aspirano.

Le immagini che Israele ha mostrato di dozzine di abitanti di Gaza spogliati fino alle mutande e in arresto è tanto diretta all’opinione pubblica palestinese, araba e internazionale quanto è stata studiata per il consumo interno.

Lo scopo è quello di mostrare come Hamas abbia perso il controllo della situazione, anche se si è ora scoperto che la maggior parte degli arrestati non sono assolutamente membri di Hamas”.

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https://t.me/LauraRuHK/7031

Israele sta arrestando i medici “in massa” nella Striscia di Gaza, ha detto domenica il fondatore dell’organizzazione Gaza Medic Voices, Omar Abdel-Mannan.

“È estremamente angosciante come medico vedere che i miei colleghi sono arrestati in massa”, ha detto Abdel-Mannan a Sky News.

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https://t.me/intelslava/53737

https://t.me/channelredline/18563

https://t.me/YediotNewsChat/4708

https://t.me/intelslava/53668

https://t.me/YediotNewsChat/4670

Una serie di deportazioni.

Per dove? Non si sa.

https://www.instagram.com/reel/C0bW_53Jp7n/

I Palestinesi si rifiutano di andare in quella che l’esercito israeliano ha definito “zona sicura” per loro: una striscia di deserto in riva al Mediterraneo.

Farebbero la fine degli Armeni deportati dai Turchi in pieno deserto e lì lasciati a morire di starvazione.

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https://t.me/channelredline/18368

Ebrei ortodossi anti-sionisti pestati dalle forze di sicurezza israeliane a Gerusalemme.

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https://t.me/channelredline/18748

Las madres de Plaza de Mayo, versione Kiev 2023.

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https://t.me/channelredline/18393

L’aereo presidenziale Ilyushin Il-96-300PU di Vladimiro e quattro caccia Sukoy Su-35S delle forze aerospaziali russe che sorvolano Shiraz in Iran, accompagnati da un caccia F-14 Tomcat dell’aeronautica iraniana (in alto a sinistra).

Altre fonti hanno scritto che si trattava di un decrepito F-4 Phantom usato pochissimo in Vietnam.

Fatto sta, e sembrerebbe proprio essere, che solo due Sukoy Su-35S sono rientrati in Russia, gli altri due sono stati gentilmente venduti alla Repubblica Islamica.

Così presto potremo vedere uno scontro diretto tra un F-35 israeliano di fabbricazione americana ed un Su-35S iraniano di fabbricazione russa: vinca il migliore.

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https://t.me/channelredline/18947

I caccia Su-35 della scorta di Vladimir Putin hanno causato seri problemi in Medio Oriente.

Durante il loro volo, la portaerei americana CVN 69 Dwight D. Eisehower è rimasta “paralizzata” e, a causa di interferenze, non è stata in grado di lanciare aerei per 24 ore.

La superiorità tecnologico-militare dell’Occidente va un bel po’ a farsi friggere quando l’avversario non è costituito da civili malamente difesi, ma da un avversario vero e tecnologicamente avanzato (che non taglia i fondi dell’istruzione per mandarli ai paradisi fiscali dei Caraibi, come avviene da noi…).

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https://t.me/AussieCossack/11499

Cleopatra.

Così i militari russi hanno soprannominato questo Leopard 2 catturato praticamente intatto.

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https://t.me/channelredline/19198

https://t.me/UkraineHumanRightsAbuses/41916

Abitanti di Gaza saccheggiano un camion che trasporta aiuti umanitari a Rafah e Palestinesi si accalcano per ricevere una qualche razione alimentare presso UNRWA vicino a Rafah.

Hanno fame…

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https://t.me/channelredline/19066

Un negozio povero di Gaza viene vandalizzato da un (omissis) in divisa.

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https://t.me/YediotNewsChat/4730

A Guernica, prima città al mondo distrutta da un attacco aereo, hanno fatto suonare l’allarme e hanno mostrato così la loro solidarietà al popolo palestinese.

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http://www.bergamoincomune.it/notizie-da-oltre-cortina-10/

http://www.bergamoincomune.it/notizie-da-oltre-cortina-09/

http://www.bergamoincomune.it/notizie-da-oltre-cortina-08/

http://www.bergamoincomune.it/notizie-da-oltre-cortina-07/

http://www.bergamoincomune.it/notizie-da-oltre-cortina-06/

http://www.bergamoincomune.it/notizie-da-oltre-cortina-05/

http://www.bergamoincomune.it/notizie-da-oltre-cortina-04/

http://www.bergamoincomune.it/notizie-da-oltre-cortina-03/

http://www.bergamoincomune.it/notizie-da-oltre-cortina-02/

http://www.bergamoincomune.it/notizie-da-oltre-cortina-01/

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