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Bergamo in Comune | Luglio 27, 2024

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NO ALLA GUERRA

NO ALLA GUERRA

Presidio in piazzale della Stazione a Bergamo.

Domenica 27 febbraio a partire dalle ore 18:00.

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Né con Putin, né con la NATO a fianco di tutti i popoli.

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https://fb.me/e/1yIkFHbko

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Comincia a delinearsi una giusta linea nella reazione dei popoli alla guerra capitalista.

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In effetti gli unici due che sembrano avere capito qualcosa di quanto sta accadendo senza cadere nella guerra di propaganda da bollettino del MinCulPop (MINistero della CULtura POPolare) [o AssCulPop (ASSessorato della CULtura POPolare) nel caso di alcune Giunte Comunali, ogni coincidenza nella traduzione anglo-italiana è puramente casuale] sono Sergio Romano e Romano Prodi.

L’importanza di chiamarsi Romano…

Una chiara indicazione che è necessario seguire una linea autonoma ed alternativa tra Joe e Wladimir.

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https://www.corriere.it/politica/22_febbraio_25/prodi-ucraina-effetti-sanzioni-italia-russia-bd840a10-95b1-11ec-ae45-371c99bdba95.shtml

https://www.ilriformista.it/intervista-a-sergio-romano-lucraina-sia-neutrale-come-la-svizzera-281674/

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Vogliamo che sia molto chiaro che le nostre sono iniziative contro la guerra a cui chiamiamo a raccolta tutti i proletari e tutte le persone di buona volontà ed in cui rivendichiamo la nostra totale autonomia di pensiero e di azione rispetto alle imposizioni di quella che ormai si può solo chiamare con il ben meritato nome di “propaganda bellica”.

Rifiutiamo categoricamente di schierarci con qualcuno dei belligeranti e sventoliamo la bandiera multicolore della pace sotto la quale già ci siamo uniti al tempo delle guerre per il petrolio.

Stigmatizziamo le iniziative di sostegno ad uno solo dei belligeranti e non a tutti i popoli devastati dalle guerre come iniziative guerrafondaie non diverse da quanto è stato storicamente definito con il nome di “Interventismo” e di “votazione dei crediti di guerra”.

Proprio per questo e per unirci dedichiamo le nostre iniziative alla memoria dei compagni Karl Liebknecht e Giacinto Menotti Serrati.

Il primo è stato l’unico socialista tedesco che ha avuto il coraggio e la coerenza di votare contro i crediti di guerra nel 1914 e il secondo è stato il socialista italiano che più ha lottato contro gli “Interventisti” nel 1914/1915.

In questi momenti tragici in cui la guerra tra gruppi capitalistici rivali fa di nuovo la sua comparsa in Europa è in compagni come questi che ci riconosciamo e che additiamo ad esempio per le iniziative di lotta contro la guerra.

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Per quanto riguarda i Comuni che hanno faziosamente esposto la bandiera di solo uno degli Stati esteri belligeranti a loro diciamo:

Tirate via quella bandiera!

Non è la nostra bandiera, nè nazionale nè di un qualcosa in cui possiamo riconoscerci e che possa rappresentarci.

D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121 – Art.8. Par.1. All’esterno e all’interno degli edifici pubblici si espongono bandiere di Paesi stranieri solo nei casi di convegni, incontri e manifestazioni internazionali, o di visite ufficiali di personalità straniere, o per analoghe ragioni cerimoniali.

E se proprio volete lasciarla, allora esponete anche quella dell’altro belligerante congiunte, come buon auspicio, dalla bandiera multicolore della pace, così come qualcuno dai due popoli definiti belligeranti dalla predominante propaganda bellica sta facendo circolare messaggi ed immagini dal chiaro significato: Noi non siamo nemici.

Vedasi l’immagine in cima a questo articolo.

D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121 – Art.8 permette di fare questo.

Altrimenti, cari signori, potremo solo considerarVi come parte della stessa categoria di coloro che furono “Interventisti”.

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Bergamo, 25.II.2022

Beppe Dini

Daria Fratus

Francesco Samuele Macario

Lorenza Meni

Luigi Ghislandi

Marco Brusa

Marco Sironi

Pia Panseri

Rita Rebecchi

Tiziano Belotti

Vittorio Armanni

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