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Bergamo in Comune | Ottobre 9, 2024

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EVENTI A BERGAMO, CAPITALE (?) DELLA CULTURA

EVENTI A BERGAMO, CAPITALE (?) DELLA CULTURA

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L’immagine del titolo è tratta da “PrimaMerate”

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Anni fa è andata per la maggiore in quel di Bergamo la proposta di trasferire la Galleria di Arte Moderna (e magari in parte anche l’Accademia Carrara) in magazzini dismessi e fatiscenti dell’ex-scalo ferroviario.

Un padrone doveva sbarazzarsene e un eventuale acquisto da parte di un Ente Pubblico per lui sarebbe stata la soluzione migliore, per cui è andato, bello bello, non a pietire ma a dare ordine alla stampa locale di propagandare senza possibilità di dubbio questa sua proposta.

Proposta, ovviamente, non da diffondere come tale, ma affermando con decisione che quella era la soluzione migliore per la Galleria di Arte Moderna.

La motivazione principale addotta è stata che in corrispondenza dei magazzini dismessi e fatiscenti si potevano realizzare tanti parcheggi (sic).

Non una parola su quali avrebbero dovuto essere i contenuti culturali e gli obiettivi di un eventuale trasferimento…

A pensarci bene la faccenda è logica, si trattava di una volgare speculazione immobiliare e le speculazioni immobiliari non hanno contenuti culturali, ma solo un bilancio finanziario.

Sia detto, ad onore della allora Amministrazione Comunale e della Galleria di Arte Moderna, che all’epoca nessuno abboccò e che la campagna di stampa a favore di quella proposta, a dir poco balzana, è rimasta nella memoria della popolazione come uno dei tanti esempi in cui il sistema mediatico locale è al servizio di un qualche interesse padronale e non della popolazione residente medesima.

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Altri eventi del genere sono in corso oggi.

Si può citare l’esempio del teatro tenda, CreBerg, destinato alla demolizione per fare posto ad un nuovo palazzetto dello sport in base a ragionamenti urbanistici perequativi di cui, perdonate l’ignoranza, ammettiamo di non avere capito nulla.

Ci limitiamo a riportare quanto affermato dal Direttore Artistico di questo teatro, Paolo Scotti: “Bergamo ha raggruppato la più vasta proposta teatrale di qualsiasi luogo in Italia. Il CreBerg ha uno dei palchi più tecnologicamente avanzati, con una torre scenica in muratura. Ho incontrato il sindaco Giorgio Gori che ha confermato l’importanza del Creberg quale esperienza che non si può perdere, tanto più nell’anno di Bergamo Capitale della Cultura. Ha espresso la volontà che la storia non finisca, ma non si sa neppure dove e in che modo possa continuare”.

Si parla della nuova Arena alla Fiera, ma non risulta esserci nulla di concreto.

Se dovesse esserci che salti fuori alla svelta, altrimenti non crediamo proprio che si possa celebrare l’anno di “Bergamo Brescia capitale (sic) della cultura” con la chiusura di una delle istituzioni che maggiormente sta facendo cultura reale, non pseudo-cultura da spettacolo mediatico, in quel di Bergamo.

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https://primabergamo.it/attualita/il-palacreberg-abbattuto-nellestate-2023-al-suo-posto-sorgera-un-nuovo-palazzetto-dello-sport/#gallery-2-foto-1

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E veniamo all’evento più eclatante di questi ultimi giorni.

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Abbiamo appreso che una professoressa di storia dell’arte in pensione è stata sanzionata con una notevole ammenda per essersi permessa di raccontare, gratuitamente e con competenza, le bellezze di Bergamo Alta ai propri compagni di una Università per la Terza Età con cui aveva organizzato una gita culturale.

Abbiamo altresì appreso che esiste la legge 6 agosto 2013, n. 97, che prescrive le “Disposizioni relative alla libera prestazione e all’esercizio stabile dell’attività di guida turistica da parte di cittadini dell’Unione Europea”.

Siamo molto lieti che l’Unione Europea, e di conseguenza la Repubblica Italiana, si siano preoccupate di evitare che i turisti in visita alle Città d’Arte vengano assaliti da una massa di “Terroncelli” che si improvvisano guide per sbarcare il lunario.

Però esistono anche i professori di storia dell’arte che, fino a ieri, tenevano lezioni pubbliche a scelta compagnia, producendo e diffondendo cultura.

Ognuno di noi si ricorda le gite scolastiche in posti come Roma o Firenze: tutti dietro alla professoressa e attenti alle spiegazioni che dopo magari si poteva essere interrogati.

Ora queste professoresse vengono orribilmente sanzionate, colpevoli di stare facendo il loro mestiere…

Esistono anche i genitori che portano moglie e figli, e già che ci sono anche nonni, cognate e zie, ad apprezzare i monumenti di cui l’Italia è piena e così facendo gigioneggiano un po’ con la loro famiglia allargata (confesso: lo ha fatto più di una volta anche il sottoscritto).

Che facciamo?

Sanzioniamo anche loro?

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Riassumendo, quanto è successo è che per tutelare quanto viene ormai considerato essere un privilegio (e non una professionalità al servizio della cittadinanza) di quella che evidentemente si auto-considera essere una micro-corporazione, si liquida la libertà degli altri cittadini, indipendentemente dal fatto che il loro livello civico e culturale sembri proprio essere infinitamente superiore a quello della neo-micro-corporazione.

Si tratta di un piccolo fenomeno, ma è estremamente indicativo della involuzione del neo-liberismo dominante, che diventa neo-protezionismo e che, per salvaguardare i propri miseri piatti di lenticchie, distrugge le forze vive presenti tra la popolazione.

Coloro che da questa faccenda ne stanno uscendo veramente male sono le cosiddette “Guide Professionali” di Bergamo.

Ma che considerazione vogliono abbia di loro la cittadinanza dopo un episodio del genere?

Ci permettiamo di consigliare loro di emettere alla svelta un comunicato di scuse, in cui dicono che è stato tutto un equivoco e che hanno già scritto alla Polizia Locale di annullare la sanzione.

Il Comune, tanto per cambiare, ne esce pure male visto che ha confermato che “gli agenti hanno sanzionato una cittadina proveniente da un’altra provincia lombarda (NdR: ma cosa c’entra? Fossero stati di Palermo, cosa gli sarebbe stato fatto?) che svolgeva attività di guida turistica nei confronti di una comitiva, accompagnando a visitare i monumenti e fornendo descrizioni storiche e artistiche (sic). Non si trattava di amici della donna, ma di una comitiva – come anche sostenuto dal presidente stesso dell’associazione dall’attività della quale era coinvolta la comitiva – venuta in città con un pulmino per seguire una visita guidata proprio dalla signora, docente (NdR: gli scappa pure di riconoscere esplicitamente la qualifica professionale) in pensione”.

“Gli agenti della Polizia locale hanno osservato per oltre un quarto d’ora l’attività della signora, che si è giustificata dicendo di aver previsto una lezione per la propria classe dell’università della terza età, seppur questo genere di attività sia in contrasto con la norma nazionale (NdR: non abbiamo trovato nulla del genere nel testo della legge 6 agosto 2013, n. 97; si tratta di una interpretazione totalmente arbitraria presentata come lettera della legge). Di fronte alla richiesta da parte degli agenti di fornire le autorizzazioni per l’attività in corso la signora non ha saputo mostrare nessun titolo idoneo per l’attività previsto dalla legge e pertanto gli agenti non hanno potuto far altro che elevare la sanzione”.

Evidentemente in Comune non hanno le idee molto chiare circa la differenza tra una “Guida Turistica” ed una “Professoressa di Storia dell’Arte” che sta facendo il suo mestiere…

Che facciamo?

Lo sanzioniamo?

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E da ultimo citiamo la comandante della Polizia Locale di Bergamo: “La nostra è una città d’arte e cultura e nell’anno della Capitale della Cultura abbiamo pensato di intensificare l’attività di contrasto delle guide non autorizzate, anche in sinergia con le guide della nostra città, competenti e aggiornate a svolgere un compito così importante, come quello di raccontare il patrimonio storico e artistico di Bergamo. Questo tipo di controlli assicura il rispetto della legalità a garanzia, in primo luogo, dei turisti e di chi lavora in questo settore, che necessità di titoli abilitanti e di una lunga attività di preparazione per essere svolto. Per questo invitiamo le guide turistiche regolari a continuare nella collaborazione e possibilmente segnalarci casi di esercizio abusivo della professione”.

Anche qui non solo si nota come non sia presente la minima cognizione circa la differenza tra una “Guida Turistica” ed una “Professoressa di Storia dell’Arte” che sta facendo il suo mestiere, ma soprattutto si nota come non sia minimamente presente la concezione della Polizia Locale come “Ghisa” (per dirla con affettività milanese) bonario sempre al servizio dei cittadini e che, quando interviene, sa come “accomodare” le cose senza che possano nascere dubbi che siano in atto angherie inutili o che la legge non sia pienamente rispettata.

Le citazioni di “Capitale della Cultura” e di “legalità” sarebbe stato molto meglio evitarle dal momento che è evidente come questi concetti siano sempre più diversi da come sono concepiti dalla popolazione rispetto a quel che stanno diventando tra le Istituzioni.

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Concludendo.

Si tratta di un piccolo episodio, ma estremamente indicativo della deriva antidemocratica e della limitazione delle libertà personali attualmente in corso.

Chi ne sta uscendo con una “brutta figura” è ancora perfettamente in tempo a dire: “è stato un equivoco, ci siamo sbagliati e adesso chiudiamo la cosa e non ne parliamo più”.

Anche perché in questo caso il rischio non è il coprirsi di ridicolo, ma il dare adito al brutto dubbio che si stia facendo una angheria in piena regola ad una delle parti migliori della popolazione.

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https://primamerate.it/cronaca/docente-in-pensione-scambiata-per-guida-turistica-abusiva-multata/

https://primamerate.it/attualita/docente-scambiata-per-guida-abusiva-e-multata-ecco-la-replica-del-comune/

https://www.bergamonews.it/2023/04/13/ex-docente-multata-mentre-illustrava-il-duomo-non-volevamo-frodare-nessuno/592722/

https://primabergamo.it/attualita/multa-alla-ex-prof-di-arte-in-citta-alta-la-versione-del-comune-che-dimentica-il-buonsenso/

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Bergamo, 13.IV.2023

Marco Brusa

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