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STAZIONE AUTOLINEE
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Da notizie di stampa abbiamo appreso che arrivano venti milioni di euro in soldi pubblici per spostare la stazione delle autolinee in via Gavazzeni.
Tutti contenti?
Noi no.
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In primo luogo perché si spendono venti milioni di denaro pubblico di fatto per urbanizzare un’area che sarà poi fondamentalmente “gestita dal privato”, non solo nell’ambito ammesso dallo stesso Assessore competente: “Lo spostamento a sud delle pensiline delle autolinee libererà un’area su cui sviluppare funzioni private ma anche di interesse pubblico, come il futuro mercato coperto (che come noto è una zona annonaria a servizio del commercio ambulante privato)”.
Ma soprattutto in relazione all’intero comparto di Porta Sud.
Il problema di un intervento così complesso è l’infrastrutturazione iniziale, costosissima e priva di ritorni immediati, ecco ora il pubblico con questa genialata se ne fa carico.
In sostanza la solita solfa liberista: pubblicizzazione delle spese e privatizzazione dei profitti.
Perché non si poteva in sede convenzionale imporre al privato operatore (che tra l’altro e uno solo) di farsi carico di questo investimento preliminare visto che in futuro godrà in esclusiva dei profitti?
Una storia che ricorda un vecchio film “Le mani sulla città” che sarà bene andare a rivedere.
Ancora più sconvolgente la scelta di rafforzare via Europa, quella che passa tra le cliniche Gavazzeni e il campus Geometri, Chimici ed Esperia.
Li si creerà, udite udite, un nuovo collegamento alla Circonvallazione che diventerà a tutti gli effetti l’accesso a sud della nuova stazione.
Saranno felici i degenti ospedalieri e certamente non ne migliorerà la sicurezza degli studenti.
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