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Bergamo in Comune | Ottobre 9, 2024

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MARCIA PER LA PACE DI ASSISI

MARCIA PER LA PACE DI ASSISI

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Abbiamo ricevuto la lettera che pubblichiamo qui di seguito relativa alla Marcia per la Pace di Assisi di sabato scorso.

Non possiamo che condividere l’amarezza dell’autore per l’assenza di molti cosiddetti “politici”, oltre che dei sindacati, che negli anni in cui partecipare a questa marcia era considerato “politicamente correttissimo” si facevano in quattro per essere presenti.

E per farsi fotografare, ovviamente…

Tuttavia, non ce ne stupiamo minimamente: siamo nell’epoca in cui i fondi europei per la pace sono destinati all’acquisto di armi, il Parlamento europeo vota l’autorizzazione a bombardare la Russia, alcuni politici appendono illegalmente la bandiera di uno Stato in guerra al proprio Municipio e vengono passati al grado successivo sponsorizzati dal MinCulPop mediatico nostrano, etc.

È ovvio che, se qualcuno ha desiderio di fare una brillante carriera politica, deve prima fiutare che aria tira e poi adeguarvisi velocemente.

Nell’odierno clima di voto ai crediti di guerra UE e di compattamento del fronte interno NATO, coloro che decidono manifestare per la Pace diventano immediatamente dei “fuori linea”, per non dire addirittura degli “amici dell’aggressore” o dei “filo-putiniani”.

Non si fa molta carriera se si viene etichettati in questo modo, meglio non farsi vedere alle iniziative pacifiste…

È triste, ma è così.

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https://www.perlapace.it/programma-del-21-settembre/

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Sabato 21 settembre 2024 ho partecipato alla marcia per la pace ad Assisi.

Come ha sostenuto Flavio Lotto la manifestazione era necessaria perché siamo in grande pericolo e sappiamo che non si sta facendo quello che si dovrebbe fare mentre la situazione internazionale e interna continua a peggiorare.

Questa manifestazione era necessaria perché si sentiva il dovere di rompere il silenzio e l’inazione che circonda:

  • le stragi quotidiane di persone trattate e uccise peggio degli animali,

  • la terribile escalation delle guerre fratricide in corso,

  • la politica disumana che ci impedisce di salvare la gente in mare,

  • la distruzione di immense risorse economiche rubate alla cura delle persone che soffrono e sono abbandonate a sé stesse …

  • le gravi violazioni dei principi e delle norme della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.

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Purtroppo la partecipazione non è stata quella sperata.

C’erano tante scuole, ma soprattutto della zona di Perugia e Assisi, c’erano tante presenze, ma sono mancate le presenze che hanno caratterizzato negli anni le marce per la pace.

Dalle regioni del Nord e dalle regioni del Sud, soprattutto, vi sono state scarse presenze.

Le forze politiche erano assenti, pochi leader di partiti e delle organizzazioni sindacali.

Credo che occorra chiedersi perché?

Che senso ha essere d’accordo sull’idea astratta di pace se non riusciamo a praticare concretamente nella nostra quotidianità azioni di vera pace?

Ai nostri figli stiamo insegnando che è più importante essere promossi a scuola o laurearsi nei tempi che impegnarsi per la pace.

La gente è più presente negli stadi di calcio che alle manifestazioni per la pace.

Occorre ricostruire una coscienza, una cultura e una politica di pace che si esprima attraverso la cura degli altri, dell’umanità e del pianeta.

Questa è la prima cosa da fare.

Subito!

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Gerardo Melchionda

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